Per la miseria c’è mancato poco che mi dimenticassi di parlare dell’evento folcloristico più all’avanguardia dell’annata Lucchese.

Perchè una volta finita la mitica sagra ( tra l’altro spero venga la sciolta a quelli che hanno cantato l’ultima sera che urlavano più del solito …) il testimone passa direttamente al Settembre Lucchese ed alle sue giostre, un evento ludico e dai contorni grotteschi ma irresistibili.

Perchè ormai che Lucca è una città vecchia lo sappiamo, è in coma, e che una città vecchia festeggia il mese più triste dell’anno, ovvero il Settembre che è di una tristezza infinita, dove si registrano il maggior numero di suicidi e omicidi di massa durante tutto l’arco dell’anno.
Mica come a Rimini che festeggiano la Primavera, no ma non siamo mica matti, a noi qui piace la Malinconia, la tristezza, ci piace festeggiare quando le giornate si accorciano, quando il mare è diventato solo un lontano ricordo, quando si prende a lavorare e manca di nuovo un anno preciso alle prossime ferie.

Potete quindi immaginare l’allegria e la gioia di tutti i bimbetti che ci vanno consapevoli che a giorni rincomincia la scuola.
Era uguale quando ci andavamo noi, tutti ricorderanno le mitiche serate passate davanti alle macchinine a scontro, quando ci si squadrava da una parte all’altra con tutti i personaggi che odiavamo, prendevamo per il culo chiunque ( Devo dire che da questo lato non è cambiato niente, se niente c’è questa “Filosofia di vita” è ancora più radicata in noi.) ogni tanto facevamo un giro, e poi via di nuovo lì sul bordo a guardare sempre tutte quelle facce di merda che ci trovavamo davanti ( Con rispetto Parlando).

Quante serate fantastiche, ironiche, giocate sul filo di lana frà gioia e disperazione, fra l’allegria e il tentato suicidio, un connubio unico che solo quel luogo riusciva profondamente ad inculcarti, anche se la maggior parte delle volte vinceva la profonda disperazione e un abissale sconforto che solo a ripensarci rischia ancora di afferrare il mio cuore.

E con grande rammarico, ho notato che non ci siamo più incamminati verso quell’abisso infernale, e spesso mi chiedo perchè ?
Perchè troppo spesso ci siamo voluti privare di una così inesauribile fonte di tristezza e malinconia. Entrambe non andrebbero fuggite, ma accettate, quindi propongo ufficialmente quest’anno di rincamminarci di nuovo a testa alta verso le Giostre, riprendiamo i nostri posti sul bordo delle macchinine a scontro.
Dobbiamo farcela !!! prendiamo il coraggio a due mani e proviamoci !! i ci credo !!!

Yes We Can !!!

Piccola nota finale, non vorrei che questo post vi inducesse a non andare più alle giostre, è una mossa sbagliatissima e adesso vi spiego subito il perchè.
Lo vi ho detto che è triste malinconico ecc ecc….
Però quello che forse non sapete è che mio padre insieme ad i miei zii hanno il banco dei dolciumi proprio alle giostre.
Quindi il mio consiglio è questo andate alle giostre, MA non entrate dentro …. comprate qualcosa al “Banco di Famiglia BS” ( non andate da quel merdaiolo che le Crepes, non vi fate fregare !!) che è quello davanti alle macchinine a scontro !!!
Una volta comprato qualcosa per un totale di 150 – 200 €, guardate stizziti verso le Giostre, magari pronunciate qualche insulto, e vi allontanate senza mettervi piede dentro !!!

Questo è il metodo corretto di protesta verso questo luogo !!! Ricordatelo mi raccomando !!! ( che devo finire la casa …)

Per il resto sono certo che questo luogo, che spero di poter rivedere presto, è e rimarrà sempre nei nostri cuori come ” Il Posto Che Non Rimpiangerò Mai ! “, come spesso io ed altri lo abbiamo definito.

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