Ormai il nostro amato presidente parla a ruota libera, e come ci ricorda Travaglio, finalmente dice quel che pensa.
Se nel 1994 quando vinse le elezioni il nemico N°1 era proprio il carissimo Bettino, adesso viene ricordato da Berlusconi in maniera molto fraterna ed affettuosa.
Nè esalta le capacità innovative e di lungimiranza politica, lo assolve da tutte le malefatte dei vari Pm di Mani pulite, ovviamente Di Pietro in prima fila.
Naturalmente furono loro a far cessare il benessere economico in Italia, non il sistema di tangenti che aveva creato un debito pubblico che per poco ci portò al fallimento.
Dopo tutto dobbiamo pure capirlo questo amore infinito del Presidente per Craxi, fù proprio lui, che nel momento del bisogno salvò le Televisioni di Berlusconi.
Su questo punto dobbiamo riconoscerlo a Berlusconi, che per lui gli amici contano davvero, e non perde occasione per ricordarne le grandi imprese.
Che fossero Mafiosi, oppure semplicemente prendessero tangenti poco importa, gli amici sono amici.

Intanto testa anche un pò a che livello di intorpidimento mentale è stato portato il paese.
Prima dichiara che Mangano è un Eroe, e che non è mai stato condannato per mafia, e qui le proteste sono abbastanza poche e moderate, giusto qualcuno gli ricorda che Mangano stava scontando una pena proprio per mafia, e addirittura era stato condannato anche per un omicidio mafioso compiuto da lui personalmente.
Successivamente fiero della sua informazione di regime, che dirotta e fà svanire le notizie, dà il suo avviso ai naviganti, ovvero che intende mandare le forze dell’ordine nelle scuole occupate, e qui però le proteste ci sono e come, giustamente, e allora nel suo classico stile cabarettistico ritratta tutto con un classico “Mai detto di mandare la Polizia nelle scuole”.

Adesso finalmente tocca al compagno socialista, suo vecchio maestro e grande amico, purtroppo scomparso prematuramente.
Peccato perchè avrebbe ancora potuto consigliare il Premier su alcune scelte importanti per il paese, visto che Silvio nè ricorda le grandi opere innovative e le grandi capacità politiche.
L’occasione l’ha trovata nel lancio dei DVD della storia di Craxi, collana prodotta dalla figlia, dove il Presidente Berlusconi ha voluto il grande onore di scriverne la prefazione, per poi commentare : «Il cortometraggio su Bettino Craxi – scrive dunque Berlusconi – andrebbe proiettato anche nelle scuole, per dare alle nuove generazioni i necessari spunti di riflessione sul modo in cui è finita la Prima Repubblica e sulla falsa rivoluzione giudiziaria che portò alcuni settori della magistratura a teorizzare la supplenza delle toghe sulla politica» e poi aggiunge, «fautore delle riforme istituzionali, è stato un precursore della sinistra moderna di cui in Italia, purtroppo, non si vede ancora una traccia definita».

Non perde occasione poi per ricordare il numero di avvocati che in questi anni si sono occupati di lui e delle sue aziende, non perchè abbia fatto qualcosa di male, ma figuriamoci.
Attendiamo con ansia che i filmati del grande Bettino vengano proiettati nelle aule di tutte le scuole.
Così dopo l’informazione di regime, avremo finalmente, incrociamo le dita, anche la Formazione di regime.

P.S. Citazioni tratte dall’articolo del Corriere

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