Non mi volevo astenere in nessun modo di salutare, quello che in questi anni è diventato per me un simbolo di questo sfascio, sia giornalistico, sia morale e culturale.
Abbiamo toccato il fondo, dobbiamo ammetterlo, adesso resta da vedere se tenteremo anche un piccola risalita oppure ci metteremo a scavare.

Gianni Riotta lascia il Tg1, ma prima di andarsene lo fà con un altro colpo da maestro, una sintesi di morbosità e di indecenza, che gli sono valsi uno sputtanamento generale su tutta la rete, e su alcune radio nazionali (che sappia solo 105).
Una impietosa lista di share e di ascolti per le puntate dedicate al terremoto in Abruzzo.
Una vera e propria masturbazione mediatica sulle spalle di persone che si trovano ad affrontare una tragedia.
Addirittura sul sito del Tg1 è stato pubblicato per un breve periodo un messaggio che invitava tutti a smetterla di inviare mail di protesta alla redazione.
Certo smettiamola … col cazzo, ora invece che una le mando da tutti gli account che ho.
L’indirizzo è: Tg1.live@rai.it
Adesso è il turno di BelPietro, altro grande libero pensatore, quasi filosofo, resta comunque difficile possa fare di peggio, anche se si sà non c’è ma limite al peggio.

Una cosa però voglio invitare tutti a fare, per tutti quelli che pagano ancora il canone della Rai, smettiamola immediatamente di pagarlo, possiamo farlo.

Cancelliamo il Canone Rai

P.S. A Già Buona Pasqua a Tutti … Che culo …

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