Ogni anno sono molto dibattuto, se scrivere o non scrivere della sagra di Antraccoli, ma alla fine cedo sempre all’irresistibile tentazione, e finisco sempre per insultare questo mio paese natale, o quanto meno le sue feste malinconiche, per non dire masochiste.
Quest’anno avrei potuto evitarlo se Stam invece di spifferare ai quattro venti, un cognome che con me ormai non ha più a che fare niente, ed con il quale, lo dico preventivamente, non sono perseguibile legalmente, mi avesse mandato quella foto che da giorni gli ho richiesto e sul quale devo scrivere, un epico post. Forse …
Mi ritrovo dunque a parlare ancora una volta di questa “Festa” che pone decisamente fine all’estate 2009, facendosi beffe del caldo insistente, e del fatto che BS, ad oggi, è ancora uno spavaldo cassa integrato che si burla del mondo che lo circonda, promettendo ogni momento di cercare un lavoro, anche se sappiamo tutti bene che mente.
E quindi sosterrò saldamente, come in passato, che l’estate è viva e vivente, e che quest’anno potrebbe addirittura concludersi verso dicembre, se non ancora meglio, durare fino alla prossima estate.
Ora però voglio cambiare.
Non dico che la sagra non mi metta la solita ansia di sempre, la solita tristezza, la solita angosciosa sensazione che il mondo finisca appena inizieranno le danze.
Non dico che non vorrei vedere un missile terra aria schiantarsi sul campo, distruggendo tutto.
Non dico che non prenderei a mazzate tutti la gente che si dà da fare per organizzare, ancora una volta, una festa tanto triste e deprimente.
Giustamente però alcuni mi accusano di non sapere di cosa parlo, e non sarebbe la prima volta, potete contarci.
Mi invitano a provarla, almeno una volta, così da poter avere un quadro della situazione più ampio, e più certo.
Devo dire che se fino a poco tempo fa, se mi fosse stato proposto, avrei riso, e subito dopo maledetto in eterno il mio interlocutore.
Adesso, vuoi per i 9 mesi di ferie, ogni cosa mi sembra possibile e realizzabile.
Quindi, non dò per certo la mia presenza, ma prenderò sinceramente in considerazione la possibilità di recarmici, addirittura per mangiare.
O per sabotarla dall’interno ….
Chi vivrà vedrà ….