Ormai da quando sono sulle tracce dello psicologo una forza maligna e perversa si è messa contro di me, cercando di boicottarmi in tutto, tentando in qualche modo di impedirmi di fare ciò per cui sono nato.
Guarda caso strano, ma appena ieri esplicavo il mio nuovo metodo di indagine sullo psicologo, ovvero quello della ricerca porta a porta in bicicletta, ed oggi vengo fermato da un presunto incidente.
Mi ero recato verso S. Ginese per chiedere informazioni, fra l’altro è il paese natale di Ivan, quando appena sceso giù dal paese, sempre rincorso dai vari vecchietti che mi lanciavano le scarpe, ho iniziato a sentire un forte sibilo dalla ruota posteriore, mi sono fermato ed ho capito con costernazione che si era forata.
Un semplice incidente direte voi, ma forse c’è qualcosa di più.
L’altro giorno al mare venne proprio fuori l’argomento S. Ginese con lì presente Ivan, che appunto ci spiegò di averci vissuto per anni.
Mentre ne parlava però era contrariato, e siamo riusciti ad estorcergli pochissime informazioni.
Era come se quell’argomento non si potesse toccare, o fosse troppo scottante per farlo.
Oggi con questo incidente ho ricollegato il tutto.
Ho pensato, vuoi vedere che Ivan sta proteggendo, ancora una volta, lo psicologo, e che questa volta che ero così vicino alla realtà, abbia ritenuto necessario mettermi a tacere con questo atto intimidatorio.
Chissà quanto hanno riso insieme mentre, mesto mesto, mi sono dovuto incamminare a piedi fino a casa.
Ma se c’è una cosa che mi ha commosso è la gente.
Tutti che ti guardano, prendendoti per il culo, ma nessuno che si sia fermato a domandare se avevo bisogno di aiuto. Soprattutto Laburno.
Ma la storia non finisce qui, adesso so dove cercare finalmente, e qualcosa verrà fuori prima.
Che Ivan ci spieghi cosa ci faceva a vivere per anni a S. Ginese.
Che ci spieghi per quale astrusa coincidenza noi dovremmo credere che non sia stato lui oggi a bucarmi la gomma.
Che ci spieghi come ha fatto a convincere tutta la gente a farsi beffe di me mentre tornavo a casa, soprattutto due vecchiette di merda.
Che ci spieghi perché Laburno è sempre in mezzo a tutto questo. Perché Dio mio c’è sempre il suo zampino.
Voglio risposte. Non ragionevoli dubbi.