Adesso che Stam è diventato parte integrante del blog, nonostante le sue svariate ed inspiegabili reticenze, è giusto rendergli onore e merito, se così si può dire, per il suo grande regalo che per molti risulta sconosciuto, ma che per i pochi che vi hanno partecipato, e lo hanno vissuto, ha cambiato in modo indelebile le loro esistenze. Io sono stato uno dei pochi fortunati (sempre se così si può dire …).
Lo ricordava anche mastro Ivan nel suo programma. Questa mansarda che per molti resta un miraggio un confine sospeso fra mito e realtà, ci ha accompagnato in questi anni regalandoci gioie e dolori, sempre vissuti insieme, uniti, senza mai arrenderci.
Una vera e propria esperienza di vita, scandita da eventi ed emozioni di vita comune, come una semplice partita di calcio, si trasformavano in vere e proprie battaglie, in continue sofferenze, in soffocate speranze, in trepidanti ed indimenticabili attese.

Ognuno con il proprio rito scaramantico, con la propria sciarpa, con il proprio 45 giri dell’inno del Milan, che puntualmente Stam accusava di portare merda, ed ovviamente era mio.
Con il fantastico orsacchiotto con la maglia del Milan che andava a completare il surreale e suggestivo ambiente che ci circondava e ci avvolgeva.
Ogni dettaglio era curato nei minimi particolari, e lo è ancora, sempre di più.
Muri, tende, attaccapanni, sedie verniciati di rosso e nero, ogni sorta di poster di qualunque giocatore ci abbia regalato un sogno.
Foto di Stam strappati a tutti i giocatori, allenatori, massaggiatori con tanto di autografo.
Ogni elemento era ed è una reliquia, parte fondante di mondo su cui sapevamo di poter contare, e che non ci avrebbe mai tradito.

Eravamo in molti, ognuno con la sua storia.
Chi allora si spacciava per saggio ma non scriveva ancora post leggendari, chi spacciava e basta finché i domiciliari non ce lo portarono via.
I peggiori taglia gole della zona, ma anche persone comune, impiegati, operai, tutti una volta entrati in mansarda diventavano un’unica grande famiglia, pronta a gioire, soffrire, ed urlare fino all’ultimo secondo.
Stam li reclutava con dedizione ed impegno, ci teneva uniti, ci incoraggiava nei momenti bui quando tutto sembrava perduto, ed alla fine aveva ragione lui.
Le più grandi vittorie, le coppe, i campionati, li abbiamo vissuti lì davanti a quella televisione, avvolti da questa grande fede che ci faceva sussultare, e che non abbandoneremo mai.

La mansarda non era un semplice luogo dove vedere una partita, era l’unico luogo dove la partita la potevi davvero vivere fino in fondo.

Grazie Stam di tutto, ci hai regalato momenti indimenticabili !!!

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