Ieri è arrivata una triste notizia, che purtroppo ho dovuto subire senza poter fare niente, per poterlo impedire.
Le dimissioni di Ivan da Leader dei lettori fissi.
Questa è sicuramente la notizia più triste che potesse giungermi in questi giorni, anche perchè in questo modo il sindacato torna in mano agli squinternati per eccellenza, che sono Gnogno e Laburno.
Gnogno, il voltagabbana, o se preferite il Capezzone, che prima omaggiava e onorava Ivan, ci ha messo due secondi a cambiare bandiera irretito dalle promesse di Laburno, di ristabilire una dittatura all’interno del sindacato.
L’unica speranza era rappresentata da Ivan, io lo sapevo bene, ma purtroppo capisco che ha dovuto cedere di fronte a questa lobby di potere.

Adesso così ricadiamo in un delirio di paranoia e di richieste irragionevoli e senza senso, dove ognuno richiederà, sempre tramite le minacce, quello che gli passa per la testa.
Che Ivan ci aveva evitato, concentrandosi su alcuni punti fondamentali.
Un leader che non è mai stato aiutato da nessuno, anzi in molti casi sabotato, ma sempre criticato aspramente per qualunque cosa, anche se palesemente ingiusta.
Io gli ho sempre dato la mia fiducia e il mio appoggio, pur essendo da parti opposte lo rispettavo e lo consideravo molto, e vedere che è stato costretto alle dimissioni, mi fa male soprattutto perché si rende palese la politica Gnoburnica.
Mentre adesso questi piccoli uomini parlano di equilibri ristabiliti, e di prossime elezioni “Regolari”, mi fanno venire in mente le “Democrazie” sud-americane.

Io con questo grave colpo, ho perso molto rispetto del sindacato, devo ammetterlo.
Ormai è un organo (di partito) di attacco continuo. Non propone niente, non ispira niente, in pratica dopo queste dimissioni di Ivan, è praticamente e definitivamente morto e sepolto.
Se vuole davvero essere preso sul serio, gli consiglio vivamente di riprendere una politica di dialogo, e di comunicazione, invece delle solite invettive e dei soliti attacchi gratuiti.
Dopo le dimissioni di Ivan, mi aspetto che anche Gnogno e Laburno facciano un gesto vero di democrazia, e non si candidino per le prossime elezioni, che saranno sicuramente truccate, così da dare una immagine di correttezza e trasparenza.

Io lo dico subito, un sindacato così non influenzerà minimamente le mie scelte e le mie decisioni.
Per me da questo momento avete perso tutto il potere di mediazione, che avevate con il sottoscritto.
Forse più che festeggiare delle dimissioni disastrose, dovreste fare un bel esame di coscienza. Sempre che ne abbiate una.

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