In molti forse si sono scordati di un post, che lasciava in sospeso alcune problematiche fondamentali, nelle quali BS era immerso fino al collo.
“Lauree e Multe a Go Go”, non era solo un post in cui narravo l’epilogo universitario del BVP, ma era anche una chiara polemica, contro gli insensati modelli di viabilità, che la città di Pisa adotta da anni.
In quel caso particolare, mi affidai alla mia fantastica PSP (moddata da navigatore satellitare), che però, forse sotto pressione o sotto compenso di qualche forza maggiore, mi condusse in vicoli ciechi, in varie ZTL, per poi simulare un surriscaldamento e spegnersi impietosamente.
Da quel giorno, dopo varie ramanzine, e vari aggiornamenti di Firmware (Custom), la PSP sembra funzionare ancora correttamente, ma ormai il danno che era stato fatto, non ero più in grado di impedirlo.
“Sei passato in zona pedonale !? … Allora la multa l’hai presa di sicuro …”, con queste parole in molti, più esperti di me delle vie fantasiose, e visionarie come fossero uscite da un film di Tim Burton, di Pisa, hanno tentato di prepararmi all’inevitabile.
Le loro previsioni, le loro speranze, le loro maledizioni, si sono avverate come previsto e profetizzato, come se facessero parte di un disegno più grande ed inevitabilmente reale.
Sono serviti quattro mesi, perché le speranze che BS teneva ben salde, e nascoste nel più profondo angolo della sua anima, venissero spazzate via, come la tempesta distrugge e profana la costa inerme.
Quattro mesi di veglie notturne, nella vana speranza di una grazia che la luce divina irradiasse, sul suo figlio più illuminato, ed allo stesso tempo, più maledetto.
Quattro mesi di costante attesa, davanti alla finestra che spazia la sua visuale fin sulla strada; ed ogni volta che arrivava il postino, con il cannocchiale e il cuore in gola, ad osservare le lettere che lentamente si riversavano nella cassetta, in attesa del suono metallico, che poneva fine alla triste consegna.
Quattro mesi di corse, giù per le scale, per andare a vedere di che lettere si trattassero; ed una volta appurata la mancanza di multe, la gioia fluiva sul volto, il battito calava, e portando gli occhi al cielo, potevo osservare il disegno divino compiersi in ogni attimo che vivevo: il continuo ed eterno fluire della vita.
Tutto questo è finito.
Due giorni fa, con una raccomandata, che ha reso vane ed inutili le mie corse alla cassetta della posta, hanno messo fine ad un sogno, accarezzato forse per troppo tempo, e che con il suo suadente ed affascinante lieto fine, mi aveva illuso per un attimo di potersi realizzare.
Due multe mi sono ritrovato sul mio tavolo, due multe, che non sono meri pezzi di carta, ma vere e proprie offese alla dignità ed alla integrità morale.
87 € Euro ciascuna, questo è il pizzo, il vero e proprio pizzo, che dovrò pagare alla fantomatica città di Pisa.
Ma non credete che mi arrenda, tutt’altro. Ho già mosso i miei legali, che sono in fase finale, per dimostrare che il BVP in accordo con la città di Pisa, ha macchinato un gigantesco ed elaborato teatrino, affinché BS fosse incastrato.
Siamo ormai vicini. Le multe saranno rispedite al legittimo proprietario, ovvero il BVP; che con la sua “Laurea” di discutibile validità morale, ha permesso che la rispettabilità e l’onore, che fino ad oggi circondavano l’immacolato e “scultoreo” corpo di BS, venissero cancellati per sempre, lasciando spazio ad una Body Fat davvero improponibile.
Dopo lo slogan “Io la crisi non la pago”, mi impegnerò in prima persona ad alzare la voce e il mio indice accusatore, che Laburno conosce bene, per urlare:
“IO LA LAUREA (DEL BVP) NON LA PAGO !!!”