Qualche mese fa vi anticipai il grande e glorioso, progetto faraonico per l’home hi-fi della camera di By Saggezza.
Un progetto che in molte fasi, ed in molte circostanze, è stato cambiato, ridiscusso in aula di consiglio (gabinetto), valutando a più riprese quale fosse il miglior sistema possibile, ed ovviamente il più economico.
In molti hanno provato a fare una previsione, di quando si sarebbe compiuta l’opera, alcuni hanno addirittura ipotizzato un’intromissione della mafia, per accaparrarsi il gustoso appalto.
By Saggezza ha smentito a più riprese, contraddicendo se stesso e il suo stesso valore mediatico, ma a quanto pare, in questi giorni qualcosa si è mosso fra le scrivanie degli addetti ai lavori.
Il piano, che come sempre, era partito con grandi intenzioni, grandi pretese, affinché diventasse un perfetto simbolo di integrazione, fra arte e tecnologia, obbiettivo quasi impossibile se si considere il realizzatore finale.
Era previsto che venissero utilizzati i materiali più avanzati, le tecnologia all’avanguardia erano a disposizione di By Saggezza, come se aspettassero solo di essere utilizzate.
In pratica, erano stati stanziati fondi sufficienti, a ricreare un perfetto ambiente sano e trasparente, dove finalmente ne uscisse qualcosa di grandioso e incoraggiante.

Purtroppo, la mala gestione dei bilanci in camera BS, sono venuti a galla, dopo l’entusiasmo e la felicità iniziale, si è passati ad una fase di autocritica pesante di BS che si è dato, da solo, del coglione.
Evento che ha portato gli organizzatori, a valutare l’intero progetto, per giungere ad un compromesso fra il funzionante, ed il nulla.
Un compromesso così labile, ha visto impiegato tutto il sapere diplomatico del Bai, che non si è mai arreso ed ha combattuto fino all’ultimo per ottenere un impianto, addirittura funzionante.
Dopo vari calcoli, ricerche spossanti, e perizie sul luogo di costruzione, dove è venuto a conoscenza di alcune discrepanze con le misure riportate nei progetti originari, il Bai sembra aver trovato una strada percorribile per realizzare questo benedetto impianto.
La svolta è arrivata quando, per l’ennesima volta, BS si è deciso a lasciare andare tutti quei progetti fantascientifici: delle 3 Vie, dei Subwoofer e compagnia bella, e si è messo seriamente in testa di percorrere una strada più semplice, più economica, ma ugualmente funzionale.

Finalmente il progetto è in piedi, è stato deciso, ed accolto con grande soddisfazione da tutti.
Adesso il filo che penzola, solitario e triste, nell’angolo della camera di BS, si sentirà più tranquillo e più fiducioso.
Ora, una volta chiarito il progetto, che per gli interessati è L’H3 della Ciare, è partita l’estenuante caccia ai materiali più scadenti e quindi meno costosi. Una caccia senza precedenti nella storia delle ricerche di mercato.
La giungla dei prezzi e delle offerte, che il mercato offre è stata affrontata a colpi di sciabola, per poter ottenere i, cito testualmente il Bai: “Pezzi più leggendari, ed incredibili (in senso negativo) che si siano mai visti.”
Le prime stime parlano di un 200 € solo di casse e parti elettroniche interne, senza contare il legno che ancora deve essere individuato, e che il Bai, si è preso la libertà di venire a cercare in casa vostra, a vostra insaputa ovviamente.

Questo è solo un primo passo, lo sappiamo, ma ricordate sempre che il Bai non lascia mai un lavoro a metà, dovesse cascare il mondo …
O forse no …

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