Stamani c’è più trepidante attesa del solito, visto che l’ora solare ha fatto tornare indietro le lancette di un’ora, ed ha allungato, di fatto, la lettura del post di oggi.
Post, devo ammetterlo, segnato da una stanchezza senza precedenti; anche perchè la mitica serata al MOOD, o come cazzo si chiama l’ennesimo capannone di merda che apre ogni anno a Lucca, è stata propizia di un personaggio, non troppo leggendario devo ammetterlo, ma senza dubbio fuori dal comune.
La follia della città, che mi sono preso l’onere di raccontare, sta dilagando senza limiti e senza possibili argini che permettano una qualsiasi salvezza.
Il Mood, oltre ad essere il luogo dove Gnogno è solito ballare “She Wolf” ed a chiamare By Saggezza: “Guido”, è anche un locale con musica scadente, e dove si rischia di rimanere asfissiati: un po per le simpatiche esalazioni, che definirei mistiche, dei presenti; un po per l’assoluta mancanza di ricircolo dell’aria, chiaramente in contrasto con tutte le norme di questo, e dell’altro, mondo.
Ieri nella calca banale e anonima presente, un personaggio di spicco ha fatto la sua comparsa, con fare beffardo.
Burlandosi del mondo, e di quella che tutti gli uomini si ostinano a chiamare: “Dignità”, si è presentato con un giacchetto catarifrangente, così come se fosse una cosa normale, ed il bello è che in molti se la sono bevuta.
Gli occhi erano tutti puntati su di lui, quando con grazia rubata alle antiche danzatrici greche, si muoveva nella pista, rubando applausi e sguardi carichi di invidia e di desiderio. Di prenderlo a mazzate.
Mentre insieme al Don eravamo fuori a fumare, e a pensare ai gravi problemi di questa società, con commenti che spaziavano dal: “Guarda culo che cià lellì”, alle domande taglienti del tipo: “O… Perchè dù colpi non nì daresti ??”; l’uomorifrangente ha dimostrato tutto il suo potere.
Finiti i vari commenti di alta caratura morale, il Don ha spostato la sua attenzione sul nostro nuovo personaggio, con apprezzamenti benevoli: carichi di stima ed affetto.
Questi commenti, forse recepiti dall’uomorifrangente come un attacco alla sua, ormai inesistente, dignità, hanno provocato una sua maledizione sul Don, che dopo pochi secondi ha visto cadere la sua sigaretta in terra, e gli schizzi di brace hanno deturpato: creando un buco, una delle sue camice migliori, marchiate a fuoco con le lettere LL.
Il personaggio tronfio della sua schiacciante vittoria sul Don, si è buttato di nuovo in pista, con piroette incredibili, sfruttando gli effetti di luce provocati dal suo scintillante giacchetto.
Purtroppo, volendo strafare, le conseguenze non sono tardate ad arrivare.
Infatti una volta passato il classico effetto detto: “No ma lullì lo fa apposta. Non può essere così demente.” alcune persone si sono insignite del titolo di: “Giustizieri degli stronzi”, e pare lo abbiano portato fuori e preso a bastonate, solo dopo averlo sodomizzato, come prescrive l’antico ordine.
Finisce così forse uno dei personaggi più eclettici, e sicuramente inutili della storia di Lucca, che ha avuto l’onore di annoverarlo fra le sue file; ma altrettanto piacere a vederlo svanire rapidamente.
Una piccola nota assolutamente da divulgare, riguarda la camicia ormai bucata del Don.
Infatti una volta che si stava venendo via il Don, con il solito sprezzo del pericolo, e del freddo è rimasto a petto nudo ed ha buttato la camicia sul bordo della strada dove ancora giace.
Un gesto che ha come simbolo, quello di lasciare un tributo al sacrificio di un grande personaggio come l’uomocatarifrangente, che nonostante la sua evidente stupidità ha portato a galla temi importanti e di grossa attualità …
Come l’attenuante per l’omicidio, in cui la vittima denota forti sintomi di demenza.
Temi importanti.