Come al solito, basta che Ivan si muova e scova ovunque casi di malaffare che definirei assolutamente incredibili.
Sicuramente, anche se è il meno attivo poiché, a quanto ho capito, è sempre in giro a lavorare per un tozzo di pane, riesce sempre e comunque a scovare ciò che non va; un dono innato che sicuramente andrebbe ricompensato con il giusto premio, anche se però non si puo avere tutto da questo povero e malato mondo.
Niente a che vedere con gli altri lettori fissi, che ormai riscaldano la solita minestra, in un torpore mediatico che causerebbe la nausea perfino ad un cefalopode.
Poi non mi vengano a dire questi lettori fissi, come ad esempio Gnogno e Laburno, giusto per fare un paio di nomi, che li attacco sempre senza motivo; io gli rispondo: “Guardate Ivan … e imparate …”, oppure no ?
Comunque ho deciso di fare chiarezza sulle sconcezze che già da qualche settimana portano avanti i signori Don Gigi e Vecchio Sax, nascondendosi dietro il loro muro di omertà che hanno costruito ad arte; non si chiama “Don Gigi” per niente.

Questa storia delle bici rubate sembra una cosa nuova, mai sentita, ma se sapeste la verità su alcuni aspetti della vita di ognuno di questi due personaggi, capireste immediatamente, che non c’è un attimo da perdere nel denunciare la cosa.
Il Don e il Sax, si conoscono ormai da molto tempo, da quando erano bambini, più o meno, ed insieme hanno sempre avuto questa passione per le biciclette.
Passione che capisco perfettamente, essendo entrato in questo circolo di “élite” qualche tempo fa, anche se per poco due giorni fa rischiavo di uscirne definitivamente, quando decine di migliaia di tir hanno tentato di portarvi via sulla Bientinese, grande strada fra l’altro, piena di zoccole, ma questa è un’altra storia …
I due amavano sfidarsi e percorrere decine di migliaia di chilometri insieme, c’è chi parla che addirittura fosse scoppiato un amore, e che avessero in progetto una Fuitina per dare pieno spazio a questa passione, che trascendeva ogni loro desiderio.

Le cose con il tempo sono cambiate, questa loro passione, a quanto pare ma non possiamo esserne certi, si è raffreddata con il tempo, lasciando spazio ad una solida amicizia.
Anche i giri in bici sono scomparsi quasi del tutto, memoria di un tempo passato ed ormai troppo lontano per essere ricordato, anche se più presumibilmente il terrore che quell’amore sbocci nuovamente, li ha indotti a smettere definitivamente con le uscite in bici.
Quello che Ivan ha visto l’altro giorno però è un classico ritorno di fiamma, un salto nel passato, quando i due se ne andavano in giro a caccia di pezzi per le loro biciclette, che smontavano con una abilità incredibile, rimontandoci i loro pezzi che avevano rotto o danneggiato, così da non far sospettare nessuno.
Urge però porgersi, e porgergli, subito una domanda:
“Sarà questo, solo un caso isolato, o l’episodio si potrebbe ripetere in tempi brevi ?”

Perché vedete, è come quando uno smette di “fumare”, all’inizio la convinzione è troppo forte, e quindi è facile resistere alla tentazione. Ma quando il tempo passa si dimentica il motivo di quella scelta,ed a volte basta una sola “sigaretta” per iniziare di nuovo. A “fumare”.

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