Sotto il velo del “bel tenebroso” de noialtri, e con il suo solito stile menefreghista, Stam ha conquistato i cuori di migliaia di lettori, ergendosi più di chiunque altro, a paladino del buon gusto e delle buone maniere.
Tutti hanno amato, e rispettato, come fa lui del resto, i suoi commenti al vetriolo contro chiunque gli si opponga, o chiunque a suo modo di vedere, insulti quello in cui crede e che porta avanti con tanta difficoltà e coraggio.
La sua quinta essenza, come abbiamo scoperto è il biliardino.
Unico vero sport in cui Stam si sente a suo agio, dove non deve muovere nemmeno un passo, non deve correre, e dove può bere birra fino a cadere in terra svenuto.
In pratica tutto quello che cercava in uno sport (se così lo vogliamo definire) lui l’ha trovato nel biliardino.
Si è impegnato così duramente, con così tanta costanza, che in questi mesi è arrivato a giocarsi partite di tutto rispetto nei bar più malfamati di tutta Italia, dove per un “Foto” (termine tecnico del biliardino, che indica un gol segnato respingendo con il proprio attaccante il rinvio del portiere) saltano fuori le pistole ed i coltelli; in pratica il torneo nazionale.
Stam ci aveva dato dentro in questi mesi. Duri allenamenti, partitelle al campino rimandate o saltate, pazienti moribondi lasciati al loro destino all’ospedale, amichevoli del Milan del tutto dimenticate.
Si era gettato anima e corpo in questa gloriosa impresa, per poter entrare una volta per tutti fra le leggende del biliardino, anche se per noi c’è già da molto tempo. Ma i frutti stentavano ad arrivare.
Meno di un mese fa si era recato in Calabria per disputare un torneo di coppia, con il suo compagno fidato, una specie di Sancio Panza locale.
Purtroppo il destino beffardo e irriverente, gli ha impedito di approdare alla finale, dovendosi accontentare di uscire ai quarti di finale.
Un risultato sconfortante, che avrebbe piegato il più forte dei guerrieri, nemmeno Leonida il prode spartano si sarebbe potuto riprendere da un’umiliazione così pesante e così cocente.
In fatti pare che i due siano stati sbeffeggiati per alcune ore, sia dai vecchietti locali, che dall’arbitro che vantava una buzza ai limiti della decenza.
Tutto questo avrebbe fermato chiunque, soprattutto uno come Gnogno, ma non Stam. No ! per lui ci vuole ben altro.
Infatti la scorsa settimana dopo avermi infastidito, con il suo solito modo bonario per fargli funzionare il pc, con frasi del tipo “Fammi funzionare il computer scemo, tanto non fai un cazzo …” e mentre cercavo di connettermi con un VNC, lui apriva porno su porno per rendermi la vita impossibile con la mia connessione di merda, mi aveva avvertito che avrebbe partecipato alle finali nazionali a squadre.
Pensate la mia emozione quando ho ricevuto la notizia. Ero entusiasta e allo stesso tempo non volevo manifestare questa mia irrefrenabile gioia che mi avvolgeva in una sorte di trance mistica-sportiva, ed ho liquidato il discorso con un ” … e al popolo ???…”.
Sarà stato questa mia manifestazione di finto disinteresse, ma ormai è tornato da due giorni, e nessuno sa che risultato leggendario abbia ottenuto.
L’unica cosa certa, è che vedendo le foto su Facebbok, ha vinto una coppa, oppure l’ha strappata ai vincitori, e ci si è fatto are una foto.
Nessuno sa come sia andato il torneo, ma di una cosa siamo certi ….
Stam è una leggenda, e inoltre ci ha rotto veramente i coglioni.
No offense.