Non so perché ma stasera, o meglio dire stanotte, mi è venuto in mente l’I-Ching.
Ricordo ancora nella mia mente, la vivida immagine di un gruppo di alcolizzati che dopo un’estenuante partita di poker, per me al solito poco fruttuosa, si ritrovò a consultare l’antico libro degli mutamenti.
Una versione beta come fu definita da qualcuno, dove però ognuno a quel tavolo giurò di aver ricevuto una risposta.
Ognuno rimase interdetto dal responso ricevuto, come se fosse stato scritto appositamente per quella occasione.

Certo non voglio dire che l’I-Ching ci azzecca, ma in effetti è proprio quello che voglio dire, o meglio che riesce a dare un responso attinente alla situazione in cui un persona si trova.
Sarà il bisogno di credere, il bisogno di sperare che ci spinge a cercare un conforto, una risposta nei momenti bui.
Quando non riusciamo a capire, e ci troviamo in situazioni indecifrabili dove la nostra volontà è sempre messa in discussione da mille dubbi, da mille pensieri.
Ognuno di noi vive dei momenti simili, o almeno ognuno che valga la pena di conoscere li vive.

Il dubbio è il motore fondante di ogni crescita individuale, senza di esso ogni individuo rimarrebbe fermo immobile, come una nave in un mare di bonaccia.
Mettere in discussione ciò in cui crediamo, è un’attività complicata, in quanto per prima cosa dobbiamo mettere in dubbio quello in cui crediamo, e quindi ammettere la possibilità di sbagliare, e di avere sempre sbagliato.
Credo che la verità stia nel mezzo, come in tutte le cose. In mezzo ad ognuno di noi.
Dobbiamo accettare la verità che non c’è nessuna verità. Nessuno ha la verità su niente, ma che ognuno debba scegliere la sua, o crearsela.
Consapevole del fatto che questa verità è valida per se, e per se soltanto.
Una volta qualcuno disse che il maggior capitale di un individuo è il suo punto di vista, ed è da questo suo punto di vista che ne scaturisce la sua verità.

Il dubbio è solo un passo, non possiamo farlo diventare la strada, altrimenti saremo sbalzati per tutta la vita in una tempesta, senza sapere che direzione stiamo prendendo.
Dobbiamo scegliere la nostra verità, quella che crediamo sia la più saggia, e la più coerente, senza rimpianti.
Il passo successivo al dubbio è la decisione, ed è un passo necessario, senza il quale tutto si arresterebbe.

Dopo tutto ogni nostra scelta è una scommessa, come quelle di chiunque altro.

Un pensiero su “Il Libro Dei Mutamenti”

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