Solo il pensarla, questa idea, mi fa stare male.
Solo il credere di poter mettere in discussione mamma Sony, mi fa accapponare la pelle.
Sarebbe una dichiarazione di fallimento totale, su tutti i fronti, senza possibilità di redenzione, senza nessuna sorta di indulgenza, nemmeno con gli agganci del Bai.
Questo a cui sto pensando, su cui sto riflettendo da ormai troppo tempo, è un tradimento, che al solo pensarlo, la vita che da oggi proseguirà immutabile ed eterna come è sempre stato e sempre sarà, non potrà mai più essere come come prima.
Ma il cambiamento fa parte della vita stessa, niente è immutabile e BS ne è l’esempio vivente.
I suoi cambi di direzione, di opinione sono leggendari, ed affondano le loro radici in un’anima tumultuosa, in eterno conflitto con se stessa.

Vendere la PSP e tutta la baracca, e con baracca intendo: tutti i pezzi cinesi venduti con astuzia ad uno stupido e stupito BS, il mitico navigatore GPS croce e delizia delle mille battaglie contro tutte le strade fra Pescia e Lucca. Ma insieme ad essa vendo anche la speranza.
La speranza in un mondo migliore, in un mondo dove si possa giocare a Final Fantasy VII tradotto in Italiano da Sadnescity, che fra l’altro sta completando in questo periodo la traduzione.
La speranza e l’ambizione, di un futuro costellato di titoli eccezionali, come Final Fantasy Agito XIII, che, se dovesse accadere l’incredibile, rimarrà per me sempre un mistero.
La speranza in tutti voi, in questa straordinaria vita, che costantemente ci mette alla prova, che scappa mentre noi la rincorriamo, sperando appunto di raggiungerla.
Vendere tutto questo, per approdare in casa Microsoft, con la sua Xbox 360 …. Fra l’altro con un po di fortuna ci andrei quasi a pari …

Questa non sarebbe una semplice vendita di una console usata. No signore.
C’è troppo dentro di me stesso (lascio a voi indovinare cosa …) in questa consolle, per poterla lasciare andare così. Troppi sogni, troppe speranze, troppa poesia.
Ma anche le speranze devono finire, arriva un momento in cui la strada che è davanti a noi è così chiara, che ci fa paura; il solo pensare di percorrerla ci spaventa, ma sappiamo che è l’unica che possiamo prendere, l’unica che vale la pena di seguire: ovunque porti.
Adesso quella strada la inizio ad intravedere, ma il ricordo del passato è ancora forte, e vivo nella mia mente, nel mio cuore, per lasciarlo così: senza una lacrima, e senza un sorriso.
Non so che fare. Gli occhi mi si appannano, le lacrime scendono da un abisso remoto; le emozioni si sommano non lasciando spazio a nient’altro, se non ad un sottile ed impercettibile sospiro …
Ancora respiro. C’è ancora speranza.

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