joomlay

In molti mi fermano per strada, oltre per complimentarsi e per tentare di rubarmi il portafoglio, o per sentire le epiche avventure dell’ormai scomparso Rufus, o dell’attualissimo Gatto Della Ditta; per saere qualcosa di più su un nuovo modo di concepire il web, che si chiama: Joomla.
Ora, ormai io volente o nolente, sono diventato un guru del web 2.0, devo ammettere mio malgrado, e spesso non sono informato sui più recenti metodi di gestione di siti o blog, ma avendone uno di blog, anche se amministrato ormai dal solo Gallizzia, che troppo spesso passa le giornate off-line a lavorare per la concorrenza, devo dare delle risposte ai cittadini che chiedono delucidazioni su tutte le novità che ogni giorno appaiono in questo fantastico e terribilmente monotono universo.

“”Bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla”, a questo devono aver pensato gli sviluppatori di questo nuovo gestore di siti, che prende il nome di Joomla.
Quando ho chiesto al Gallizzia, mi è stato risposto, in maniera molto evasiva e quasi sussurrando che Joomla è un gestore di siti più basato sui contenuti, appena ha finito di dire questa frase è scomparso, dissolvendosi nei bit da dove era venuto.
Spesso mi sono chiesto cosa fosse tutta questa omertà su Joomla, e perchè chi lo conosceva ne parlava mal volentieri, o cambiava subito argomento.
Per sicurezza ho mandato il GDD (Gatto della ditta) ad indagare un pò in giro, soprattutto in casa del “Cerchi”, dove si narra che siano racchiusi, i misteri più ancestrali di questo e dell’altro mondo.
Ma il GDD una volta tornato si è mostrato anch’esso omertoso sull’argomento, ed anzi ad iniziato subito ad ingozzarsi di croccantini fino quasi a scoppiare, come se potesse accadergli qualcosa da un giorno all’altro.

Poi però come al solito la verità viene a galla, è un evento che è destinato ad accadere, e che prima o poi rivela la vera identità delle cose che ci circondano.
Joomla, signori miei, è un vero e proprio vuoto amministrativo, oltre ad essere una follia amministrativa, che è stata creata ad arte per nascondere sottosistemi mal programmati, ed ancora peggio gestiti.
Questi sotto sistemi che all’apparenza creano una visualizzazione dinamica e moderna delle nuove pagine web, che ingannano “l’utilizzatore finale” con mille finestre e mille sfumature fraudolente, ma che sotto sotto, in combutta con i CSS, distruggono il buon nome della programmazione.
Forse qualcuno si potrà chiedere chi sono io per parlare di “Programmazione” o “Gestione”; beh che si legga tutti i post finora scritti, e forse allora capirà qualcosa di più, o semplicemente perderà il senno.

Joomla signori è tutto ciò che vi trovate davanti, ma quello che c’è dietro è un mondo fatto di protocolli poco chiari, di codice criptato e incomprensibile, che illude i vosti occhi, poiché vi affidate solo a quelli.

Ma non vi illudete, Joomla è nato dai nostri errori, siamo noi ad averlo creato, non fermando in tempo il vuoto amministrativo che alla fine ci ha inglobato e che ormai abbiamo accettato come una solida realtà.

“Accettare il niente come realtà, è il primo passo verso l’abisso …” David Barsocchini

Un pensiero su “Joomla e Il Vuoto Amministrativo …”

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